Premessa: se non desiderate avere alcuna anticipazione sul libro, vi consiglio di non leggere questo articolo. Se invece siete propensi a voler sapere di più su una delle relazioni più discusse al mondo, vi auguro una buona lettura.
Come Achille non poteva sopportare di lasciar andare Patroclo facilmente, anche io non posso premettere che questo libro cada nell'oblio.
E proprio attorno ad Achille e Patroclo si svolgono le vicende narrate ne “La canzone di Achille”, scritto e pubblicato nel settembre 2011 da Madeline Miller, insegnante di Latino e Greco nei licei americani. Questo fu il suo primo romanzo, che la fece conoscere al mondo intero e vincere un prestigioso premio britannico, il Women’s Prize for Fiction (quello che una volta era l’Orange Prize). Da allora ha pubblicato altri due libri: “Galatea” nel 2013 e il best-seller “Circe” nel 2018: quest’ultimo è arrivato in finale nel concorso per aggiudicarsi il Women’s Prize for Fiction, non riuscendo però a vincere, al contrario del suo predecessore.
“La canzone di Achille” è un romanzo che intreccia nelle sue pagine l’avventura, l’amore, il mito della Guerra di Troia riportata su pergamena da Omero nella sua Iliade. Il mito viene questa volta narrato dal punto di vista di un personaggio del tutto inedito e che molti forse non hanno mai preso abbastanza in considerazione: Patroclo.
Patroclo incontra per la prima volta Achille durante una giornata di gare sportive, durante la quale il giovane principe colleziona moltissime vittorie. Da quel momento la figura di Achille impressiona e condiziona sempre di più le azioni e i pensieri di Patroclo, che lo prende come modello da seguire. Quando, per errore, Patroclo uccide un giovane bullo che lo stava importunando, il padre Menezio è costretto a mandarlo in esilio a Ftia dal re Peleo, affinché questo si prendesse cura del giovane. Su quest’isola sperduta e poco conosciuta, viene accolto proprio da Achille e comincia a vivere con gli altri giovani ospitati a palazzo, scoprendo aspetti della personalità del principe di Ftia che non si sarebbe mai aspettato: infatti, adorato da tutti e sempre felice nel ricevere le attenzioni degli altri ragazzi, Achille ha un carattere e un atteggiamento che infastidiscono Patroclo, che lo considera troppo “espansivo” . Un giorno, nascostosi in uno degli angoli più oscuri del palazzo per sfuggire agli allenamenti con gli altri ragazzi, Patroclo viene trovato da Achille e da qualche parola scambiata per caso nasce una vera conversazione, finché vengono interrotti da Peleo che convoca Patroclo per aver saltato gli allenamenti. L'anziano re voleva punire Patroclo, ma Achille sceglie invece di salvarlo, dichiarando al padre di volerlo accanto a sé come Therapon, parola greca che indica il compagno fidato di un principe. In un primo momento il padre è alquanto scosso, ma alla fine decide di accettare la scelta di Achille. Da quel momento, il legame tra Achille e Patroclo diventerà così forte che non solo diverrà più di una semplice amicizia, ma porterà anche Patroclo a compiere gesti estremi per stare vicino alla persona che amava.
Ho trovato questo libro davvero meraviglioso, ricco di colpi di scena ma, allo stesso tempo, di momenti commoventi e che esprimono un grande legame. Ammiro tantissimo l’idea della scrittrice di prendere una storia conosciuta, raccontata sempre dallo stesso punto di vista, e portarla in secondo piano, facendo emergere un altro aspetto e un altro personaggio che magari molti lettori non conoscevano o su cui si avevano dei dubbi. Consiglierei questo libro soprattutto a tutti gli appassionati di mitologia e epica e agli amanti delle storie strappalacrime ed emozionanti, oltre che a coloro che non disprezzano le storie d’amore.
Dopo avervi nuovamente invitato a leggere questo romanzo, vorrei concludere con una frase che riassume il vero messaggio del libro: L’amore è un dono, una forza così potente che riesce ad abbattere persino le barriere della morte, e non fa differenza in base alla persona che si ama.