Cinque film per Natale


Potete amarli o detestarli, ma è innegabile: ormai i film natalizi sono diventati una vera e propria tradizione del periodo più magico dell’anno, proprio come le decorazioni luminose, la disputa per la supremazia del pandoro o del panettone, le canzoni che ogni anno ritornano inevitabilmente ad essere canticchiate e i pasti luculliani dei quali non sembra possibile vedere la fine. Classici o nuove uscite, romantici o drammatici, fino ai nostrani “cinepanettoni” ce n’è davvero per tutti i gusti. Qualunque sia il vostro umore, esiste sicuramente un film di Natale adatto. Questi sono i consigli della nostra Redazione per lasciarvi pervadere da testa a piedi dallo spirito natalizio.

Miracolo nella 34esima strada
“Io le chiedo di scegliere tra una bugia che apre i cuori alla speranza e una verità che provoca solo dolore.”
Chiude così la sua arringa Bryan Bedford, avvocato che ha il compito di difendere in tribunale un uomo che afferma di essere il vero Babbo Natale. Miracolo nella 34esima strada, diretto da Leys Mayfield, racconta di come Kris Kringle, che nella scena iniziale sostituisce l’uomo che era stato assunto dai grandi magazzini Cole’s per travestirsi da Santa Claus durante la sfilata del giorno del Ringraziamento, dovrà convincere un giudice di essere lui stesso il personaggio tanto amato dai bambini di tutto il mondo. Ma la vera sfida per lui sarà dimostrare alla piccola Susan Walker, protagonista del film, che Babbo Natale esiste facendole avere un regalo che sua mamma non potrebbe mai comprarle. Riuscirà il signor Kringle entro lo scadere della mezzanotte del 25 dicembre a far sì che la bambina riceva in dono una casa, un papà ed un fratellino?
Consigliato a chi vuole credere nelle favole.

Non ti presento i miei
In questa recentissima commedia romantica viene esplorata, con tono leggero e delicato, un’esperienza personale e privata come il coming out. Sebbene infatti Abby sia ormai la sua compagna a tutti gli effetti, Harper non si è ancora decisa a presentarla come tale alla sua esigente famiglia, temendo di incorrere nel biasimo e disprezzo dei genitori. Ebbra dello spirito natalizio, la ragazza decide di invitare Abby, che resterebbe altrimenti sola, a passare le vacanze nella casa di famiglia con lei, pentendosene però la mattina dopo, quando è ormai impossibile ritrattare. Dando quindi vita a una moderna commedia degli equivoci, le due ragazze si presentano come coinquiline alla famiglia di Harper, con la promessa di quest’ultima di rivelare ai suoi genitori tutta la verità non appena saranno passate le feste. Con il passare del tempo, tuttavia, la tensione aumenta mentre Abby si ritrova catapultata in un ciclo di riti mondani e ipocrisia dal quale si sente sempre più esclusa, cominciando a vedere Harper con occhi diversi. Anche senza aver vissuto la stessa esperienza, questo film trasmette in una cornice tradizionale un universale messaggio di inclusione e accettazione di sé: quante volte infatti ci si sente in dovere di essere all’altezza delle aspettative di qualcun altro?
Per ricordare di essere sempre fedeli a noi stessi soltanto

Una poltrona per due
Cosa conta maggiormente nella formazione del carattere di un individuo: l’ambiente in cui cresce o la sua eredità genetica? Per cercare la soluzione a questo dilemma i due fratelli Duke, tanto ricchi quanto insensibili, decidono di dare vita ad un esperimento durante il quale provvedono a scambiare e stravolgere completamente le esistenze di Billy Ray Valentine, un senzatetto che si spaccia per veterano di guerra, e Louis Winthorpe III, agente di cambio di successo che lavora per loro. Pungente ed ironica, questa commedia uscita nel 1983 pone in contrapposizione un ambiente privilegiato e retrogrado, legato solo alle apparenze e teatro di grande ipocrisia e falsità, con la genuinità e spontaneità che sembrano caratterizzare alcuni dei personaggi provenienti da contesti di disagio sociale e povertà. I membri della classe più abbiente vengono visti nella superficialità del loro ragionare per stereotipi attraverso uno stratagemma dei protagonisti sul finale della pellicola.
Per chi è in cerca di un grande classico, diverso dal solito

Last Christmas
Kate lavora come commessa-elfo in un negozio di articoli natalizi aperto tutto l’anno, ma solo in attesa che il suo grande sogno di diventare cantante si realizzi. Così ogni cosa sembra essere temporanea per una ragazza all’apparenza egoista e cinica, incurante di come gli altri si possano sentire. Come un fulmine a ciel sereno, nella sua sregolata routine si intromette Tom, il ragazzo perfetto, che sembra uscito da una favola. In quella che solo all’apparenza si presenta come una commedia romantica, accompagnati dalla voce di George Michael (l’anima gemella della protagonista, a sentire le sue parole), seguiremo le conseguenze portate da questo incontro in una vita tutt’altro che perfetta.
Per chi cerca sempre il lieto fine, anche quando sembra lontano

Mamma ho perso l’aereo
Chi non conosce le incredibili avventure di Kevin McCallister, il bimbo di soli otto anni che nel giro di una notte diventa il signore di casa nonchè il suo unico abitante? E se in un primo momento si sente euforico perché il suo desiderio si è avverato, come se all’improvviso fosse divenuto il padrone del mondo, con la possibilità di fare qualsiasi cosa voglia, comincia ben presto a sentire il peso della solitudine, non desiderando altro che il ritorno della sua, se pur fastidiosa ed a tratti invadente, famiglia. E allora questo intramontabile classico ci spinge a riflettere sul significato ultimo del Natale, al di là di tutte le tradizioni, le decorazioni e i regali: stare insieme alle persone che amiamo.
Perché ridere fa tornare bambini

24/12/2020

Articolo a cura di

Elena Milani

Rebecca Spadone

IL BANFO

Social:

Dove Siamo:

Via Adda, 6, Vimercate

Contattaci:

Sito Realizzato da "Il Banfo" | 2021 Tutti i diritti riservati.